Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

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Vettese, Angela 18 occorrenze

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

’illusorio e in altre categorie messe a punto da Nietzsche. L’idea classica del bello come espressione del vero e del buono o come emanazione dello

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Weiwei era stata offerta (e in un primo tempo accettata) la co-progettazione dello stadio maggiore, insieme agli svizzeri Herzog e De Meuron.

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

dello spirito. Voglio considerare il linguaggio come un’articolazione del limitato per esprimere l’illimitato.

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

dello spazio cittadino e rimodellando le strutture architettoniche come se fossero sculture monumentali. Buchi, ferite e carotaggi nelle pareti e nei

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Oltre a una ridefinizione dell’autore e dei luoghi dell’arte, si è vista anche una metamorfosi del ruolo dello spettatore. Accade sempre più

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

addolcire qualsiasi pillola alzando la soglia di sopportazione dello spettatore e anestetizzandone lo spirito critico.

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

Le mensole di Haim Steinbach richiamano al contempo la funzione aulica del piedistallo e quella commerciale dello scaffale da supermercato, su cui l

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

processo di decomposizione dello squalo in formaldeide che l’inglese Damien Hirst ha intitolato The Physical Impossibility of Death in theMind of Someone

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

1926, mentre già risiedeva negli Stati Uniti, Duchamp sbarcò dal transatlantico Paris con una ventina di opere dello scultore rumeno, suo buon amico

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una serie di «agenti» e con una parte dello staff collocato a Kabul e composto di afgani. Il curatore individuale regge solo in casi di particolare

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delle opere del museo stesso per mettere in luce il coinvolgimento colpevole della città del Maryland nella storia dello schiavismo americano. Nel

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vuoto. Nell'invaso che sta al centro dello spazio appariva una sorta di caduta nel pozzo di opere momentaneamente sospese.

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conquistato nel tempo, il confronto monetario con opere coeve dello stesso artista o di autori a lui contemporanei.

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denaro o, nei casi più fortunati, dello scopritore di talenti. Al primo genere possiamo accomunare nomi come il barone Hans Heinrich von Thyssen, la

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Spirai Jetty (1970) di Robert Smithson nel Grande Lago Salato dello Utah; oppure ad Acacia, il consorzio milanese istituito nel 2003 da Paolo Consolandi e

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disegnò come earth work nelle acque del Grande Lago Salato dello Utah. Senza le fotografie aeree scattate da più mani e il video prodotto dallo stesso

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Un argomento ulteriore contro chi usa i nuovi linguaggi artistici è quello della malafede, dello sgarbo, della facile provocazione che sarebbero alla

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grazie a un sapiente uso della matita, del pennello, dello scalpello o del bulino è stato per lo più sostituito dalla rapidità e dalla precisione

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